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luni, 9 mai 2016

La città di Iasi, tra storia e modernità

Iasi è il centro amministrativo della contea con lo stesso nome ed è anche il principale centro urbano nel nord-est del Paese.
Secondo il censimento del 2011, la città ha una popolazione di 290.422 abitanti ed è la quarta città più grande della Romania.  La zona metropolitana comprende 13 località, con una popolazione complessiva di circa 400.000 abitanti, e secondo le ultime stime, al 1 ° gennaio 2015 aveva una popolazione di 357 192, la seconda zona dopo Bucarest.
Iasi è anche il centro culturale, economico ed accademico della Moldova.  La maggior parte degli abitanti sono romei (88.94%). Il  9,83% della popolazione non ha dichiarato la propria etnia. In termini di religione, la maggior parte degli abitanti sono ortodossi (84.42%), con una minoranza di cattolici (2,98%). Il 10,09% della popolazione non ha dichiarato la propria confessione.
Secondo le stime dell’Istituto Nazionale della Statistica, al 1° gennaio 2013, la popolazione residente di Iasi ammontava a 321.606 abitanti, il che significherebbe un aumento del 10% in soli due anni.
Secondo la stessa fonte, al 1° gennaio 2015 la popolazione residente di Iasi era di 357.192 abitanti, mantenendo il trend crescente, a partire dal 2011 e facendo sì che la città diventi la seconda come grandezza dopo Bucarest.
Oltre 60.000 studenti studiano presso le università della città. Qui è stata fondata ed è tuttora attiva la prestigiosa Università Ioan Cuza, la più antica università moderna della Romania. Nella città sono presenti altre quattro università pubbliche e sette private.

Iasi è la città delle grandi idee, la città dove è avvenuta la primo grande unione, dove si è svolto il primo spettacolo teatrale in lingua romeno, dove si trova il primo museo memoriale dedicato alla letteratura, (la “Bojdeuca” di Ticau) e il primo Museo di Storia Naturale.
Sulla collina Copou si trova anche oggi la più antica università della Romania, l’Università di Iasi, che oggi si chiama "Alexandru Ioan Cuza". Fondata nel 1860 con un decreto del Principe Alexandru Ioan Cuza, in continuazione della vecchia Accademia Micheliana, oggi l'università ha 15 facoltà con più di 40.000 studenti. L'edificio principale, un monumento architettonico, è stato costruito nel 1896.
Sempre a Iasi si trova l’istituto che continua l’attività della prima scuola superiore d’ingegneria dalla Romania, "Gheorghe Asachi " , con oltre 15.000 studenti. Poi c’è il primo Conservatorio musicale della  Romania, Università delle Arti “George Enescu" , l’Università di Medicina e Farmacia “Grigore T. Popa", l’Università di Scienze Agrarie e Medicina Veterinaria “Ion Ionescu de la Brad"  e l’Università Petre Andrei . 
In Piazza Eminescu, nel periodo tra le due guerre è stata costruita la Fondazione Culturale Reale, che ospita oggi la biblioteca universitaria più antica del paese, la Biblioteca Centrale Universitaria "Mihai Eminescu" con oltre 3 milione di volumi, alcuni molto rari.
I principali campus universitari si trovano nella zona “Tudor Vladimirescu” (22 case dello studente) – il più grande centro residenziale per studenti dell’Europa sud orientale, Titu Maiorescu (4 case dello studente), Târguşor-Copou (4 case dello studente), Codrescu (5 case dello studente e il complesso Internazionale Gaudeamus) e Agronomie (4 case dello studente).

La città di Iasi è conosciuta come la leggendaria città dei sette colli: Cetatuia (Cittadella), Galata, Copou, Bucium - Paun, Sorogari, Repedea e Breazu, con altitudini comprese tra 40 m a Lunca Bahluiului e 400 m delle colline Paun e Repedea. Le principali colline sono Copou, Cetatuia, Tatarasi e Galata . La città è attraversata dal fiume Nicolina e dal ruscello Sorogari (chiamato nel Medioevo Cacaina perché qui venivano gettati i rifiuti); A est della città c’è il ruscello Ciric, che ospita tre laghi artificiali per scopi ricreativi.

A nord si trova la Foresta di Iasi e il centro storico delimitato da un quadrilatero formato dalle strade Stefan cel Mare, Alexandru Lapusneanu, Independentei (il Ponte di Hagioaia), Elena Doamna, Grigore Ghica (La strada russa). Il nucleo della città si trova nella Zona del Palazzo della Cultura è (ex Palazzo reale) e Costache Negri (La Vecchia Via).
La parte nuova della città si è estesa in tutte le direzioni, tra cui nella prima fase (XVIII- XIX) i Quartieri Copou, Sararie, Ticau, Tatarasi, Ciurchi, Galata, e in parte Nicolina e Pacurari. Nella seconda fase (XX secolo) sono stati stati inclusi i quartieri Pacurari (la parte nuova, ad ovest), Nicolina (la parte nuova, a sud, oggi chiamata CUG ) Frumoasa Poitiers, Sócola, BuciumCanta, Mircea cel Batran, Alexandru cel Bun, Dacia e Gradinari, a questi aggiungendosi poi la Zona Industriale.
La città ha intorno diversi insediamenti che, dal punto di vista amministrativo sono considerati insediamenti rurali, ma in termini di urbanistica, si presentano come insediamenti urbani: DancuTomestiCiurea e Lunca Cetatuii. La continua espansione della città di Iaşi ha fatto sì che essi fossero inclusi nella zona metropolitana, insieme ad altre località: PaunBarnovaHorpazMiroslava, Valea Lupului e Breazu. In seguito al fenomeno di boom edilizio degli ultimi dieci anni, alcune di questi insediamenti si sono praticamente uniti con la città di oggi.

Iasi è un importante centro economico della Romania. Le principali industrie sono: quella metallurgica (SC Arcelor Mittal Tubular Products, SC Tecno Steel), l'industria farmaceutica (SC Antibiotice SA), tessile (SC IasiConf SA, SC Iasitex SA) e l'industria alimentare. Il settore bancario e informatico si sono ampiamente sviluppati negli ultimi anni, molte banche e società di software essendo presenti in città.
Iasi è anche un importante centro commerciale regionale: qui troviamo  molti centri commerciali (Iulius Mall, Moldova Mall, Ansamblul Palas, Felicia Shopping Center, Era Shopping Center, Hala Centrala, Axa Niciman ecc) e numerosi iper e supermercati (Metro, Selgros, Carrefour, Kaufland, Auchan, Billa, Lidl, Praktiker, Dedeman, Arabesque, Baumax, Mobexpert, Mr. Bricolage). Altri progetti sono in corso di realizzazione (Maximall, Green Plaza Iasi, etc.).

Chi osserva la città dalla collina di Repedea ha davanti una vista eccezionale su una regione pittoresca. La città si estende sulle colline  città e luccica sotto la luce solare nelle luminose mattinate estive, o è circondata da una magica nebbia con sfumature viola. È la zona delle colline moldave chiamata anche la Pianura Moldava, caratterizzata proprio da questa forma di rilievo, più bassa, che raggiunge un'altezza media di 150 m.
La depressione dove si colloca la città di Iasi si differenzia dalle altre vallate circostanti e soprattutto dalle alture moldave del centro della regione, alle quali appartengono Barnova e Repedea. Intorno alla città e  oltre a questa, si trovano altre alture incatenate, che permettono una più facile comunicazione attraverso canali formati dai corsi d’acqua o altri agenti fisici esterni. 
Nella regione Iaşi, come nel resto del paese, il clima è temperato. La vegetazione è molto variata. Sulle alture di Repedea e Barnova, ci sono boschi, in prevalenza di faggi e tigli che si sono preservati intatti. A nord, si incontrano altri boschi con rovere, carpino, olmo, calce e vari arbusti. All’interno delle foreste si trovano delle radure, molto ricercate per l’allevamento delle api.
La storia
La città è nata sul lato nord del fiume Bahlui, perché dall’altro lato le terrazze sono piccole o inesistenti. Si è preferito inoltre l’insediamento nella parte a sud, evitando così anche possibile frane.
All’inizio, Iasi era un un insediamento rurale, ma ciò che conta dal punto di vista geografico non è tanto la data dei primi insediamenti, quanto il periodo di transizione da villaggio a città.  Da questo punto di vista, si può dire che le altre città della depressione di Prut, senza fare riferimento al loro ruolo amministrativo, hanno cominciato il loro passaggio verso l’urbanizzazione ad un ritmo abbastanza lento. La città di Iasi, da questo punto di vista, rappresenta un’eccezione. Le altre città erano più dei grandi villaggi. Al loro interno, la percentuale degli agricoltori era piuttosto elevata. La linea di separazione tra la così detta "costiera" e la depressione all’interno della regione ha avuto anch’essa una certa importanza. 
È stato osservato che lungo questa asse, nel nord della Moldova, i villaggi sono numerosi. Il fatto è spiegabile, visto che in questo modo i residenti potevano beneficiare delle risorse materiali di due ambienti particolari, le foreste e i campi. D'altra parte, questa asse permetteva alla popolazione di rifugiarsi "nel momento del bisogno". Le città di  Dorohoi, Harlau, Tg. Frumos e Iasi non si sono formati come i villaggi presenti su questa asse. Spostate leggermente verso l'interno della depressione, queste città sono nate nelle zone in cui la linea di contatto forma una sorta di arricciatura - come un susseguirsi di mezzelune, che costituiscono il centro degli stessi insediamenti.
Citeste si 

"Gli italiani e i tedeschi investono a Iasi" - RASSEGNA STAMPA

Gli italiani in Romania


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