Iasi è il centro amministrativo della
contea con lo stesso nome ed è anche il principale centro urbano nel nord-est del Paese.
Secondo il
censimento del 2011, la città ha una popolazione di 290.422 abitanti ed è la
quarta città più grande della Romania. La zona metropolitana comprende 13 località, con
una popolazione complessiva di circa 400.000 abitanti, e secondo le ultime
stime, al 1 ° gennaio 2015 aveva una
popolazione di 357 192, la seconda zona dopo Bucarest.
Iasi è anche il centro culturale,
economico ed accademico della Moldova. La
maggior parte degli abitanti sono romei (88.94%). Il 9,83% della popolazione non ha dichiarato la
propria etnia. In termini di
religione, la maggior parte degli abitanti sono ortodossi (84.42%), con una
minoranza di cattolici (2,98%). Il 10,09% della popolazione non ha
dichiarato la propria confessione.
Secondo le stime dell’Istituto Nazionale
della Statistica, al 1° gennaio 2013, la popolazione residente di Iasi
ammontava a 321.606 abitanti, il che significherebbe un aumento del 10% in soli
due anni.
Secondo la stessa fonte, al 1° gennaio
2015 la popolazione residente di Iasi era di 357.192 abitanti, mantenendo il trend
crescente, a partire dal 2011 e facendo sì che la città diventi la seconda come
grandezza dopo Bucarest.
Oltre 60.000
studenti studiano presso le università della città. Qui è stata
fondata ed è tuttora attiva la prestigiosa Università Ioan Cuza, la più antica
università moderna della Romania. Nella
città sono presenti altre quattro università pubbliche e sette private.
Iasi è la città delle grandi idee, la
città dove è avvenuta la primo grande unione, dove si è svolto il primo
spettacolo teatrale in lingua romeno, dove si trova il primo museo memoriale dedicato
alla letteratura, (la “Bojdeuca” di Ticau) e il primo Museo di Storia Naturale.
Sulla collina Copou si trova anche oggi la più antica università della Romania, l’Università di
Iasi, che oggi si chiama "Alexandru Ioan Cuza". Fondata nel
1860 con un decreto del Principe Alexandru Ioan Cuza, in continuazione
della vecchia Accademia Micheliana, oggi l'università ha 15 facoltà con più di
40.000 studenti. L'edificio
principale, un monumento architettonico, è stato costruito nel 1896.
Sempre a Iasi si trova l’istituto che
continua l’attività della prima scuola superiore d’ingegneria dalla Romania, "Gheorghe Asachi
" , con oltre 15.000 studenti. Poi c’è il primo
Conservatorio musicale della Romania, Università delle
Arti “George Enescu" , l’Università di
Medicina e Farmacia “Grigore T. Popa", l’Università di
Scienze Agrarie e Medicina Veterinaria “Ion Ionescu de la Brad"
e l’Università Petre
Andrei .
In Piazza Eminescu, nel periodo tra le due guerre è
stata costruita la Fondazione Culturale Reale, che ospita oggi la biblioteca
universitaria più antica del paese, la Biblioteca
Centrale Universitaria "Mihai Eminescu" con oltre 3
milione di volumi, alcuni molto rari.
I principali campus universitari si trovano
nella zona “Tudor Vladimirescu” (22 case dello studente) – il più grande centro
residenziale per studenti dell’Europa sud orientale, Titu Maiorescu (4 case
dello studente), Târguşor-Copou (4 case
dello studente), Codrescu (5 case dello studente e il complesso Internazionale
Gaudeamus) e Agronomie (4 case dello studente).
La città di Iasi è
conosciuta come la leggendaria città dei sette colli: Cetatuia (Cittadella),
Galata, Copou, Bucium - Paun, Sorogari, Repedea e Breazu, con altitudini
comprese tra 40 m a Lunca Bahluiului e 400 m delle colline Paun e Repedea. Le
principali colline sono Copou,
Cetatuia, Tatarasi e Galata . La città è
attraversata dal fiume Nicolina e
dal ruscello Sorogari (chiamato nel Medioevo Cacaina perché qui venivano
gettati i rifiuti); A
est della città c’è il ruscello Ciric, che ospita tre laghi
artificiali per scopi ricreativi.
A nord si trova la Foresta di Iasi e il centro
storico delimitato da un quadrilatero formato dalle strade Stefan cel Mare,
Alexandru Lapusneanu, Independentei (il Ponte di Hagioaia), Elena Doamna,
Grigore Ghica (La strada russa). Il nucleo della città si trova nella Zona del
Palazzo della Cultura è (ex Palazzo reale) e Costache Negri (La Vecchia Via).
La parte nuova
della città si è estesa in tutte le direzioni, tra cui nella prima fase (XVIII- XIX) i Quartieri Copou,
Sararie, Ticau, Tatarasi, Ciurchi, Galata, e in parte Nicolina e Pacurari. Nella seconda fase
(XX secolo) sono stati stati inclusi i quartieri Pacurari (la
parte nuova, ad ovest), Nicolina (la parte nuova, a sud, oggi chiamata CUG ) Frumoasa Poitiers, Sócola,
Bucium, Canta,
Mircea cel Batran, Alexandru cel Bun, Dacia e Gradinari, a questi
aggiungendosi poi la Zona Industriale.
La città ha
intorno diversi insediamenti che, dal punto di vista amministrativo
sono considerati insediamenti rurali, ma in termini di urbanistica, si
presentano come insediamenti urbani: Dancu, Tomesti, Ciurea e
Lunca Cetatuii. La continua
espansione della città di Iaşi ha fatto sì che essi fossero inclusi
nella zona metropolitana,
insieme ad altre località: Paun, Barnova, Horpaz, Miroslava,
Valea Lupului e Breazu. In seguito al fenomeno di boom
edilizio degli ultimi dieci anni, alcune di questi insediamenti si sono
praticamente uniti con la città di oggi.
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Iasi è un importante centro economico della Romania. Le principali industrie sono: quella metallurgica (SC Arcelor Mittal Tubular Products, SC Tecno Steel), l'industria farmaceutica (SC Antibiotice SA), tessile (SC IasiConf SA, SC Iasitex SA) e l'industria alimentare. Il settore bancario e informatico si sono ampiamente sviluppati negli ultimi anni, molte banche e società di software essendo presenti in città.
Iasi è anche un
importante centro commerciale regionale:
qui troviamo molti centri commerciali (Iulius Mall,
Moldova Mall, Ansamblul Palas,
Felicia Shopping Center, Era Shopping Center, Hala Centrala, Axa Niciman ecc) e
numerosi iper e supermercati (Metro, Selgros, Carrefour, Kaufland, Auchan,
Billa, Lidl, Praktiker, Dedeman, Arabesque, Baumax, Mobexpert, Mr. Bricolage). Altri progetti
sono in corso di realizzazione (Maximall, Green Plaza Iasi, etc.).
Chi osserva la
città dalla collina di Repedea ha davanti una vista eccezionale su una regione
pittoresca. La città si estende sulle colline città e luccica sotto la luce solare nelle
luminose mattinate estive, o è circondata da una magica nebbia con sfumature
viola. È la zona delle colline moldave chiamata anche la Pianura Moldava, caratterizzata
proprio da questa forma di rilievo, più bassa, che raggiunge un'altezza media
di 150 m.
La depressione dove si colloca la città di
Iasi si differenzia dalle altre vallate circostanti e soprattutto dalle alture
moldave del centro della regione, alle quali appartengono Barnova e Repedea. Intorno alla città
e oltre a questa, si trovano altre
alture incatenate, che permettono una più facile comunicazione attraverso
canali formati dai corsi d’acqua o altri agenti fisici esterni.
Nella regione Iaşi, come nel resto
del paese, il clima è temperato. La vegetazione è molto variata. Sulle alture di
Repedea e Barnova, ci sono boschi, in prevalenza di faggi e tigli che si sono
preservati intatti. A nord, si
incontrano altri boschi con rovere, carpino, olmo, calce e vari arbusti. All’interno delle
foreste si trovano delle radure, molto ricercate per l’allevamento delle api.
La storia
La città è nata sul lato nord del fiume
Bahlui, perché dall’altro lato le terrazze sono piccole o inesistenti. Si è
preferito inoltre l’insediamento nella parte a sud, evitando così anche possibile
frane.
All’inizio, Iasi era un un insediamento
rurale, ma ciò che conta dal punto di vista geografico non è tanto la data dei
primi insediamenti, quanto il periodo di transizione da villaggio a città. Da questo punto di vista, si può dire che le altre
città della depressione di Prut, senza fare riferimento al loro ruolo amministrativo,
hanno cominciato il loro passaggio verso l’urbanizzazione ad un ritmo
abbastanza lento. La città di Iasi,
da questo punto di vista, rappresenta un’eccezione. Le altre città
erano più dei grandi villaggi. Al loro interno, la percentuale degli
agricoltori era piuttosto elevata. La linea di separazione tra la così detta "costiera"
e la depressione all’interno della regione ha avuto anch’essa una certa
importanza.
È stato osservato
che lungo questa asse, nel nord della Moldova, i villaggi sono numerosi. Il fatto è
spiegabile, visto che in questo modo i residenti potevano beneficiare delle
risorse materiali di due ambienti particolari, le foreste e i campi. D'altra parte, questa
asse permetteva alla popolazione di rifugiarsi "nel momento del bisogno".
Le città di Dorohoi, Harlau, Tg. Frumos e Iasi non si
sono formati come i villaggi presenti su questa asse. Spostate
leggermente verso l'interno della depressione, queste città sono nate nelle
zone in cui la linea di contatto forma una sorta di arricciatura - come un
susseguirsi di mezzelune, che costituiscono il centro degli stessi
insediamenti.
Citeste si
Citeste si
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